Citazioni di Sigmund Freud scelte dai suoi scritti

Oltre alla sua pratica psicoanalitica, Sigmund Freud fu anche uno scrittore prolifico. Opere come "L'interpretazione dei sogni" (1900) e "La psicopatologia della vita quotidiana" (1901) hanno contribuito a stabilire le teorie psicoanalitiche di Freud e lo hanno reso una forza dominante in psicologia all'inizio del XX secolo. Oltre 100 anni dopo, le sue ricerche e scoperte continuano a influenzare i nostri studi sulla mente umana. Di seguito sono riportate solo alcune citazioni dagli scritti di Freud.

Citazioni di Sigmund Freud selezionate

"Nessuno che, come me, evoca il più malvagio di quei demoni mezzo addomesticati che abitano il petto umano, e cerca di lottare con loro, può aspettarsi di uscire illeso dalla lotta." -A partire dal Dora: analisi di un caso di isteria, 1905

"L'ego non è padrone in casa sua". -A partire dal Una difficoltà nel percorso della psicoanalisi, 1917

"I credenti devoti sono tutelati in alto grado contro il rischio di certe malattie nevrotiche; la loro accettazione della nevrosi universale risparmia loro il compito di costruirne una personale". -A partire dal Il futuro di un'illusione, 1927

«La nostra conoscenza del valore storico di certe dottrine religiose accresce il nostro rispetto per esse, ma non invalida la nostra proposta che cessino di essere addotte come ragioni dei precetti di civiltà. Al contrario! Quei residui storici ci hanno aiutato a consideriamo gli insegnamenti religiosi, per così dire, come reliquie nevrotiche, e ora possiamo sostenere che è probabilmente giunto il momento, come avviene in un trattamento analitico, di sostituire gli effetti della rimozione con i risultati dell'operazione razionale dell'intelletto". -A partire dal Il futuro di un'illusione, 1927

"Ci si sente inclini a dire che l'intenzione che l'uomo dovrebbe essere 'felice' non è inclusa nel piano della 'Creazione'. " -A partire dal La civiltà e i suoi scontenti, 1930

"La religione è un'illusione e trae la sua forza dal fatto che rientra nei nostri desideri istintivi". -A partire dal Nuove lezioni introduttive alla psicoanalisi, 1933

"Dove c'era l'Es, ci sarà l'Ego." -A partire dal Nuove lezioni introduttive alla psicoanalisi, 1933

"Si potrebbe paragonare la relazione dell'Io all'Es con quella tra un cavaliere e il suo cavallo. Il cavallo fornisce l'energia locomotoria, e il cavaliere ha la prerogativa di determinare la meta e di guidare i movimenti della sua possente cavalcatura verso di essa. Ma troppo spesso nei rapporti tra l'Io e l'Es troviamo un quadro della situazione meno ideale in cui il cavaliere è obbligato a guidare il suo cavallo nella direzione in cui esso stesso vuole andare". -A partire dal Nuove lezioni introduttive alla psicoanalisi, 1933

"Il povero ego ha un momento ancora più difficile; deve servire tre duri padroni, e deve fare del suo meglio per conciliare le pretese e le richieste di tutti e tre… I tre tiranni sono il mondo esterno, il Super-io e il id." -A partire dal Nuove lezioni introduttive alla psicoanalisi, 1933

"Il pensiero è un'operazione sperimentale che si occupa di piccole quantità di energia, proprio come un generale muove figure in miniatura su una mappa prima di mettere in azione le sue truppe". -A partire dal Nuove lezioni introduttive alla psicoanalisi, 1933

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